L’importanza di lavare e igienizzare i capi appena acquistati
È arrivato il momento di fare il cambio di stagione e tra un decluttering e uno swap party, ti accorgi di aver bisogno di rinnovare un po’ il tuo stile. E allora che fai? Dopo aver riorganizzato con cura il tuo guardaroba e selezionato i capi di cui hai realmente bisogno, non ti resta che andare alla ricerca di quelli giusti per completare i tuoi prossimi look (ovviamente scegliendo capi di buona qualità e che durino nel tempo e, perché no, anche second-hand 😌). Ma torniamo a noi. Quante volte ti sarà capitato di acquistare quella maglietta che ti piaceva così tanto da volerla subito indossare? Sicuramente tante, e ci dispiace rovinare il tuo entusiasmo, ma dobbiamo dirti che stai sbagliando. Infatti, ogni capo, nuovo o usato che sia, è pur sempre un ricettacolo di milioni di germi e batteri, nonché la prima causa di allergie e irritazioni cutanee. Uno studio condotto dalla Divisione di Microbiologia e Immunologia dell’università di New York ha effettuato dei test in tre famose catene di abbigliamento americane e ha riscontrato che la maggior parte dei batteri si trovava nelle cuciture a livello delle ascelle e delle gambe. E quindi, perché è così importante lavare e igienizzare i nostri capi dopo averli acquistati? Scopriamolo nei prossimi paragrafi!
#1: Attenzione alle tinture dei tessuti
Le tinture dei tessuti sono tra le prime cause di reazioni allergiche e dermatiti di vario tipo. Per questo motivo ti consigliamo di prestare attenzione soprattutto ai capi in fibre sintetiche. Non sempre le fibre dei tessuti che acquistiamo vengono trattate correttamente dai produttori e il rischio che le tinture in eccesso si depositino sulla pelle è sempre dietro l’angolo. Prima di indossare i tuoi nuovi acquisti è bene controllare che non stingano: se, dopo il lavaggio, l’acqua è colorata, significa che quella tintura potrebbe essere rilasciata anche sulla tua pelle, con conseguenze negative per la tua salute. Ma, oltre alle tinture, c’è un’altra sostanza tossica per la pelle da non sottovalutare: la formaldeide. La contaminazione avviene durante il viaggio che compiono dal luogo in cui vengono prodotti e confezionati al negozio di destinazione. Infatti, per ridurre il rischio che si formino muffe durante il periodo di stoccaggio e immagazzinamento e per far sì che i capi non si sgualciscano o rovinino durante il trasporto all’interno di appositi container, spesso le industrie produttrici utilizzano sostanze chimiche contenenti l’urea-formaldeide. Questa sostanza potrebbe irritare la cute soprattutto nelle zone di sfregamento, come il collo, le ascelle, il cavallo dei pantaloni o i polsini.